Nabissi: forma onomastica d’origine incerta, forse derivata dalla congiunzione delle voci dialettali “Na” e ”bisso”, con riferimento ad orridi, crepacci, abissi. I Nabissi di S. Giorgio in Bosco sono detti Napa.
Nale: il cognome ha alla base il nome Natale, che continua il latino “Natalis”, derivato da “dies natalis”, il giorno della nascita di Cristo, che riprende culti del sole più antichi. Si affermò in età e ambiente cristiano, con riferimento prima al giorno della morte, interpretato come giorno della nascita alla vita eterna, e poi al giorno della nascita di Gesù; infine si diffuse come nome di battesimo dato a bambini nati il giorno di Natale.
Naletto: per l’etimologia cfr. la voce Nale. Il tipo Naletto si è formato nel settore Nordorientale del Veneto in seguito alla scomparsa della “d” intervocalica della forma settentrionale “Nadal(e)”.
Nalia: per l’etimologia cfr. la voce Nale. A Villa del Conte nella seconda metà del ‘600 è presente on la vedova Cattarina che vive in affitto in una camera del corpo d'una casa di ragion del nob. Mattio Sanudo.
Naliota: per l’etimologia cfr. la voce Nale. Nel 1686 a Villa del Conte è documentata la presenza di Zuanne di Zuanne Naliota, locatario di 5 campi e una casa di paglia di proprietà del nobile Morosini e di un altro campo di ragione della Chiesa di Villa del Conte.
Nardello: cognome che ha alla base il nome personale “Nardo”, già comune nei secoli XII e XIII, derivato dai nomi personali Bernardo o Leonardo. Nardello è diminutivo di Nardo. Cognome particolarmente diffuso a S. Martino di Lupari e paesi limitrofi.
Nardo: per l’etimologia cfr. la voce Nardello. La forma contratta (Leo) è molto frequente nell’Alta Padovana fra ‘400 e ‘500, si veda a titolo di esempio il capostipite del ceppo Antonello/i di S. Martino di Lupari. I Nardo sangiorgesi sono detti Arnato.
Negrin: il cognome che ha alla base il nome “Negro”, che continua in parte il “cognomen” latino “Niger” col significato di nero, riferito al colore della pelle o dei capelli e della barba di una persona. Alcune famiglie con tale cognome sono documentate tanto a Sant’Anna Morosina, sin dalla prima metà del Seicento,[1] quanto e a S. Giorgio in Bosco, dove nel 1615 sono attestati diversi fondi agrari in possesso dei Negrin.[2]
Nichele: cognome tipico del Vicentino, particolarmente diffuso nel Cittadellese, deriva attraverso varianti patronimiche o abbreviazioni dal nome personale latino Nicolaus o Nicolao da cui i derivati.
Nicola (De): significa figlio di Nicola, da Nicolaus, diffuso particolarmente in Campania e nel Lazio ma presente in minor misura in quasi tutte le regioni italiane.
Nicolao: da Nicolaus, ovvero Nicola o Nicolò, diffuso soprattutto nel Veneto, in Campania e in minor misura in Trentino e nel Piemonte.
Nicoletti: questa forma onomastica ha alla base il nome “Nicola”, diffuso in tutta Italia per la diffusione del prestigio e culto di San Nicola di Bari. Il nome italiano continua l’antico personale greco e bizantino “Nickolaos” che deriva da nikàn, col significato di vincere e “laos”, ossia popolo, quindi nel senso di popolo che vince. I Nicoletti sangiorgesi sono detti Caicìna.
Nicoli: per l’etimologia cfr. la voce Nicoletti.
Niero: il cognome ha alla base il nome, “Nèro” derivato da un originario soprannome formato da “Nèro”, riferito al colore della pelle o dei capelli e della barba di una persona. Cognome diffuso nelle Venezie, a Galliera Veneta è documentato almeno dal ‘600.
Nocent: forma onomastica derivata dalla modificazione del nome personale “Innocente”, che indicava in generale un bambino piccolo, ancora in stato d’innocenza, ma anche i bambini abbandonati, senza genitori.
Numan: cognome di origine sconosciuta e assai raro, forse derivato da un soprannome, documentato ad Abbazia Pisani nel 1686 c’è Domenico del fu Valentin che dichiara: io non hò beni di sorte alcun solamente servo per Boaro dal S.r Dr. Guidozzi quale mi fa lavorare a boaria cinquanta cinque in circa.
[1] APSAM, Registro unico canonico battesimi, matrimoni e defunti, 22 aprile 1645: “Zuane fiolo di Zuane negrin”.
[2] ACC, b. 3 Rosso, Estimo 1615, S. Giorgio in Bosco.
Nessun commento:
Posta un commento